FAQ - Domande e risposte

Da cosa è composto un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico trasforma l’energia solare in energia elettrica.
Esso è composto essenzialmente da:

  • Pannelli fotovoltaici ossia moduli in materiale semiconduttore (silicio cristallino);
  • Inverter che trasformano l’energia continua in alternata;
  • Strutture di supporto fisse o orientabili dei pannelli fotovoltaici, morsetti;
  • Quadri elettrici, protezioni, contatori, cavi;

L’unità di misura di un impianto fotovoltaico è il kW Picco o Potenza Nominale , in sigla kWp.
La quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto viene invece misurata in kilowattora, in sigla kWh.

Cosa si intende per potenza nominale dell’impianto fotovoltaico?

La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell'impianto fotovoltaico è la potenza elettrica dell'impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali (o massime, o di picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni standard (temperatura pari a 25 °C e radiazione pari a 1.000 W/m²).

Dove e come può essere installato un impianto fotovoltaico?

I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo, ecc.), su strutture quali pensiline per parcheggi, tettoie e verande, oppure sul terreno o creando una struttura di sostegno ad hoc, in base a requisiti di:

  • disponibilità di spazio necessario per installare i moduli
  • corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli

Le condizioni ottimali in Italia sono:

  • Esposizione a SUD (accettabile anche SUD-EST, SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione)
  • Inclinazione dei moduli compresa fra 25° (latitudini più meridionali) e 36° (latitudini più settentrionali)
  • Assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento

Quanta elettricità può produrre, in un anno, un impianto fotovoltaico?

La capacità produttiva di un impianto la si misura in termini di kilowattora (kWh) prodotti. Tale produttività dipende da diversi fattori quali:
In Italia, ogni kWp di impianto fotovoltaico installato può produrre annualmente:

  • Settentrione estremo: 900 – 1.000 kWh/anno
  • Settentrione 1.000 – 1.100 kWh/anno
  • Centro-nord 1.100 – 1.200 kWh/anno
  • Centro: 1200 – 1300 kWh/anno
  • Sud 1.300 – 1.600 kWh/anno

Se immetto in rete tutta l’energia che produco (o anche una buona parte) questa mi viene pagata ugualmente?

Nel caso in cui si opti per il "Conto Scambio" (ex Scambio sul Posto) si otterrà, per ogni kilowattora prodotto dall'impianto fotovoltaico, quanto segue:
la quantità di energia elettrica prodotta dall'impianto ed immessa in rete andrà a compensazione (da qui la definizione conto-scambio) con quella prelevata dalla rete, effettuando i calcoli sul controvalore in euro dei kWh prodotti e immessi in rete dall'impianto fotovoltaico e sul controvalore in euro dei kWh prelevati dalla rete. La sua principale caratteristica è quella di non vincolare l'utente ad utilizzare l'energia prodotta solo ed esclusivamente nel momento in cui questa viene prodotta dall'impianto fotovoltaico ma da la possibilità di compensare in termini economici la quantità dell’energia prelevata dalla rete per i consumi che avvengono di notte o quando o in giornate non produttive.

Quanto tempo può durare un impianto fotovoltaico?

I costruttori garantiscono per i pannelli fotovoltaici certificati IEC 61215 che dopo 25° anni di vita con una produttività questi producano ancora l’80% della potenza nominale inizialmente garantita al nuovo. Trascorsi i 25 anni, un impianto fotovoltaico continua a produrre energia elettrica per ancora 10/20 anni con buoni rendimenti (70%-60%).
Gli inverter invece possono essere garantiti da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni.

Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?

Facendo riferimento soprattutto alle piccole applicazioni (tetti fotovoltaici) e a moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8 -10 mq per kW di potenza nominale installata.

Tra venti anni che problemi avrò a smaltire i moduli fotovoltaici e l'intero impianto?

La proposta “Fotovoltaico Sicuro“ effettuata da SSE4Y prevede il ritiro a fine vita dei pannelli fotovoltaici installati da parte di consorzi specializzati e accreditati presso il GSE.
I moduli fotovoltaici comunque sono composti da silicio (policristallino, monocristallino, amorfo, amorfo + microcristallino) e potranno essere smaltiti così come oggi avviene per le schede dei computer o dei circuiti stampati. A riguardo già alcune associazioni europee, come la Pv Cycle fondata nel luglio 2007, si sono attrezzate per la raccolta ed il riciclaggio a titolo gratuito.
È però opportuno evidenziare che la produttività dei suddetti moduli fotovoltaici è garantita dai migliori costruttori all'80% trascorsi 25 anni dall'installazione. Ciò significa che un impianto fotovoltaico può garantire una buona produzione di energia elettrica per più di 40 anni (severi test di laboratorio indicano la durata di attività di un modulo sino a 80 anni).

Quanti anni ci vogliono per ammortizzare il costo di un impianto fotovoltaico?

Nel caso di abitazione residenziale con la proposta SSE4Y il ritorno dell’investimento effettuato sulla base di accurati studi di fattibilità hanno indicato rientri dell’investimento in circa 5 anni e un il tasso di ritorno dell’investimento di circa il 20% all’anno. Per le piccole aziende il tasso interno di riferimento calcolato sull’investimento mostra dati ancora più interessanti visto che le società hanno la possibilità di detrarre fiscalmente il costo dell’impianto FV e di recuperare l’IVA sull’acquisto.

E’ possibile realizzare un impianto di potenza che produca in eccesso rispetto ai propri consumi?

Sì ma non sempre è conveniente . La valutazione va fatta caso per caso.

E’ possibile realizzare un impianto di potenza che produca meno rispetto ai propri consumi?

Sì.

Chi effettua le letture dell’energia prodotta?

In regime di “ Conto Scambio “, è il gestore locale di rete che effettua la rilevazione dell’energia elettrica prodotta e che effettuata l’installazione e manutenzione delle apparecchiature di misura.

Le offerte che fanno gli operatori del libero mercato agiscono solo sul prezzo del costo dell'energia oppure anche su tutte le altre voci di spesa che compongono la bolletta?

Solo sul prezzo dell'energia.

Un impianto fotovoltaico in regime di “ Conto Scambio “ su quali voci di costo della bolletta elettrica agiscono?

Sulla parte di energia elettrica Autoconsumata i benefici sono a 360° in quanto riguardano tutte le voci di costo che comprendono l’energia comprese le imposte, mentre sul quelle rimborsate a titolo di “ conto scambio “ non vengono restituite le accise ed IVA.

L'installazione di un impianto fotovoltaico richiede modifiche al mio impianto elettrico esistente?

No, non si deve modificare l'impianto esistente. L'impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che dev'essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare i l'energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l'energia elettrica in entrata che quella in uscita).

Ma se posseggo un contatore elettrico da 3KW di potenza, devo dotarmi di un impianto fotovoltaico da 3 KWp?

NO! potrebbe servirvi un impianto da 2 Kw oppure un impianto da 6 kw. Questo dipende dai consumi attuali e dalle previsioni di consumi futuri. In genere si pensa anche ad indirizzare alcune utenze verso la fonte energetica elettrica gratuita, ad esempio con riscalda bagno in pompa di calore, fornelli elettrici ad induzione e pompe di calore per riscaldamento. In questo modo si avranno notevoli risparmi anche sulla bolletta del gas!

La grandine rovina l'impianto fotovoltaico?

Uno dei test che i pannelli fotovoltaici devono subire in fase di progettazione è proprio sulla sua resistenza alla grandine di grosse dimensioni (2,5 cm di diametro almeno ) ed ovviamente il test deve essere superato per far sì che il pannello venga commercializzato con il regolare certificato.

C’è la possibilità di poter finanziare l’acquisto dell’impianto fotovoltaico?

Sicuramente si. L’azienda ha stretto accordi con diverse istituti di credito e finanziarie ed è in grado di poter gestire direttamente la pratica di finanziamento evitando al cliente inutili perdite di tempo.

Quanto anticipo serve se dovessi commissionarvi la costruzione dell’impianto FV?

Nessun anticipo: l'impianto si pagherà solo al momento in cui è ultimato! Nessun acconto, nessun anticipo, nessun rischio. La velocità e certezza della esecuzione è trasferita interamente alla nostra responsabilità.

Ho sentito dire che serve un progetto, una domanda in Comune, una relazione tecnica, un disegno per la paesaggistica. Chi fa tutte queste cose?

Tutta la documentazione necessaria viene prodotta da noi. Il cliente non deve fare nulla.

Invece di investire in BOT, CCT e azioni mi hanno consigliato di realizzare un impianto Fv. Perché dicono questo?

Quando avrai finito di pagarti l'impianto, e nel caso di un fotovoltaico ciò avverrà in circa 5 anni (e interamente coperto dal risparmio in bolletta), il tuo impianto inizierà a produrre utili, corrispondenti a quanto non dovrai piu' spendere per l’energia elettrica. Facendo quattro conti, e pur dimenticandosi di tutti gli altri vantaggi di un impianto solare FV , anche solo dal punto di vista dell'investimento e' di gran lunga più consigliabile (e sicuro) di qualsiasi prodotto finanziario. Se fai un investimento su di un impianto fotovoltaico tenuto conto di quello che risparmierai è come se avessi investito i tuoi soldi in BOT o CCT ad un tasso di circa il 20%.